Saints Row The Third Remastered arriva oggi

La maggior parte delle opinioni lo hanno definito il migliore della serie ma poichè è sempre più difficile accontentare gli utenti, ecco che Saints Row The Third Remastered è disponibile ora per Xbox One, PlayStation4 e Pc.

Ecco il trailer di lancio, buona visione.

PIU’ SANTI CHE MAI

Il gioco è ora ancora più ridefinito grazie ad una serie di aggiornamenti gestiti sapientemente da Sperasoft, la quale ha trasformato ambienti, modelli dei personaggi ed effetti visivi, ha migliorato la grafica e incorporato un nuovo motore di illuminazione. Anche tutte le armi e le auto sono state ridisegnate.
Con Saints Row The Third, i giocatori si ritroveranno in un’altra era: possono riaccendere la nostalgia e unirsi alla gang dei Saints a Steelport, Johnny Gat, Shaundi e Pierce, in missioni come Tank Mayhem, Eye of the Tiger e Professor Genki per godersi ore di folle gameplay.Originariamente pubblicato nove anni fa su Xbox 360, PlayStation 3 e Pc, questa è la prima volta che Saints Row appare sull’attuale generazione di console, aprendo la famigerata serie Saints ad una nuova banda di giocatori. Con più trame intrecciate, il gioco prende una strada diversa a seconda delle decisioni prese; i giocatori di Saints esperti possono persino scoprire che la loro trama potrebbe prendere un nuovo arco narrativo, sfociando in missioni mai viste prima.
STORIA 
Saints Row The Third Remastered

Saints Row The Third Remastered dà il controllo dei Saints al culmine del loro potere. Questa è la loro città. Queste sono le loro regole. Rimasterizzata con una grafica migliorata, Steelport, la città originale del peccato, non è mai stata così bella tra sesso, droghe e armi letali.
Anni dopo aver preso Stilwater, i Third Street Saints si sono evoluti da banda di strada a marchio di fabbrica, con le proprie sneaker Saints, bevande energetiche Saints e bamboline bobblehead di Johnny Gat, il tutto disponibile nel negozio vicino. I Saints sono i re di Stilwater, ma il loro status di celebrità non è passato inosservato. I Syndicate, una leggendaria confraternita criminale con pedine in gioco in tutto il mondo, ha rivolto gli occhi verso i Saints e chiede loro un tributo.
Rifiutando di inginocchiarsi ai Syndicate, inizia la lotta per Steelport, un tempo orgogliosa metropoli, ora ridotta in una città in tumulto sotto il controllo dei Syndicate. Ci si può paracadutare con dei carri armati, sferrare un attacco aereo contro un satellite messicano contro una banda di wrestling e combattere contro una forza militare altamente addestrata negli scenari di gioco più stravaganti mai visti.

CARATTERISTICHE CHIAVE

  • Il pacchetto completo, rimasterizzato: con grafica e illuminazione migliorate, ambienti ed effetti visivi rimodellati, Steelport ed i  Third Street Saints non sono mai stati così in forma.
  • Città del peccato: si può distruggere e smantellare le armi dei Syndicate, la loro criminalità informatica ed i loro sotterfugi criminali e scoprire i segreti di Steelport, dove c’è azione ad ogni angolo di strada, nel bene o nel male.
  • Armi di distruzione letali: una cosa è sconfiggere i tuoi nemici, un’altra è umiliarli. Oltraggiose armi da mischia fanno parte del divertimento.
  • Folle personalizzazione dei personaggi: si possono creare i personaggi più stravaganti mai visti, da celebrità in rovina a pirati ninja senza maschera. All’interno di ogni peccatore c’è un santo.
  • Co-op sopra le righe: i giocatori possono vola da soli o giocare online con un amico. E’ fantastico provare il paracadutismo e atterrare nel pickup fiammeggiante del partner mentre si corre disperatamente verso una base Syndicate pesantemente armata. Steelport è sempre più divertente con un amico.
  • Tutti i DLC inclusi: tutte e tre le missioni di espansione e oltre 30 DLC della versione originale.Saints Row The Third Remastered

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Annunciato Saints Row The Third Remastered

Passano gli anni, ma certi titoli sono lungi dallo svanire nel dimenticatoio. Saints Row The Third Remastered arriverà su Pc, PS4 e Xbox One a partire dal prossimo 22 maggio. A nove anni dalla sua release originale (dove nel frattempo è giunto anche su Switch), Deep Silver ha annunciato oggi che lo storico terzo capitolo del franchise è stato completamente rimasterizzato, e che debutterà su Pc e console il mese prossimo.

Ogni arma è stata rimodellata, ogni macchina è stata ridisegnata e gran parte della città è stata ristrutturata. Saints Row The Third ha ricevuto un restyling completo. Con circa 4.000 asset rimodellati, l’aggiornamento completo è stato sapientemente gestito da Sperasoft, la quale ha trasformato gli ambienti, i modelli dei personaggi e gli effetti visivi con una grafica migliorata grazie ad un nuovo motore di illuminazione.

Inoltre, tutti e tre i pack di missioni di espansione e più di 30 dlc dalla versione originale sono stati rimasterizzati e inclusi nel pacchetto per offrire ore ed ore di gameplay aggiuntivo. L’edizione rimasterizzata ispirerà nuovi giocatori e i fan originali a rivisitare la città rielaborata di Steelport e fare festa nel glorioso mondo dei Saints.

Di seguito il trailer di annuncio ufficiale. Buona visione.

IL GIOCO

Saints Row The Third Remastered darà ai giocatori il controllo dei Saints al culmine del loro potere. Questa è la loro città. Queste sono le loro regole. Rimasterizzata con una grafica migliorata, Steelport, la città originale del peccato, non è mai stata così bella tra sesso, droghe e armi letali.

Anni dopo aver preso Stilwater, i Third Street Saints si sono evoluti da banda di strada a marchio di fabbrica, con le proprie sneaker Saints, bevande energetiche Saints e bamboline bobblehead di Johnny Gat, il tutto disponibile nel negozio vicino a te. I Saints sono i re di Stilwater, ma il loro status di celebrità non è passato inosservato. I Syndicate, una leggendaria confraternita criminale con pedine in gioco in tutto il mondo, ha rivolto gli occhi verso i Saints e chiede loro un tributo.

Rifiutando di inginocchiarsi ai Syndicate, inizia la lotta per Steelport, un tempo orgogliosa metropoli, ora ridotta in una città in tumulto sotto il controllo dei Syndicate. I giocatori potranno fare paracadutismo con dei carri armati, sferrare un attacco aereo contro un satellite messicano e una banda di wrestling e combattere contro una forza militare altamente addestrata negli scenari di gioco più stravaganti mai visti.

Saints Row The Third Remastered

CARATTERISTICHE CHIAVE

  • Il pacchetto completo, rimasterizzato. Con grafica e illuminazione migliorate, ambienti ed effetti visivi rimodellati, Steelport ed i Third Street Saints non sono mai stati così in forma.
  • Città del peccato. I giocatori dovranno distruggere e smantellare le armi dei Syndicate, la loro criminalità informatica ed i loro sotterfugi criminali. Bisognerà scoprire i segreti di Steelport, dove c’è azione ad ogni angolo di strada, nel bene o nel male.
  • Armi di distruzione letali. Una cosa è sconfiggere i propri i nemici. Un’altra è umiliarli. Oltraggiose armi da mischia faranno parte del divertimento.
  • Folle personalizzazione dei personaggi. Si potranno creare i personaggi più stravaganti mai visti, da celebrità in rovina a pirati ninja senza maschera. All’interno di ogni peccatore c’è un santo.
  • Co-op sopra le righe – I giocatori potranno volare da soli o giocare online con un amico. Si potrà provare il paracadutismo e atterrare nel pickup fiammeggiante del proprio partner mentre si correrà disperatamente verso una base Syndicate pesantemente armata. Steelport è sempre più divertente con un amico.
  • Tutti i dlc inclusi. Tutte e tre le missioni di espansione e oltre 30 dlc della versione originale.

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Metro Redux esordisce su Switch

Oggi è il gran giorno di Metro Redux su Switch. Deep Silver e 4A Games lo annunciano. La raccolta include e versioni definitive di Metro 2033 e Metro Last Light oltre a tutti i relativi dlc adesso disponibile sulla console ibrida di Nintendo.

Sviluppato internamente da 4A Games nel giro di 8 mesi, Metro Redux garantisce un’esperienza a 720p nativi in modalità portatile ed a 1080p quando si gioca in docking il tutto mantenendo i solidi 30 fps.

Ecco il trailer di lancio che, per dovere di cronaca, segnaliamo essere contrassegnato con PEG 18. Buona visione.

Metro Redux è disponibile in versione fisica con entrambi i giochi e tutti i dlc racchiusi in una cartuccia da 16GB con nessun contenuto aggiuntivo in più da scaricare, e in versione digitale sul Nintendo e-shop.

STORIA

Nel 2013 il mondo è stato sconvolto da un evento apocalittico che ha quasi spazzato via il genere umano e ridotto la superficie del pianeta a una landa deserta e contaminata. Un manipolo di superstiti si è rifugiato nelle profondità della metropolitana di Mosca, e la civiltà umana è entrata in un nuovo Medioevo.

Siamo nel 2033. Un’intera generazione è nata e cresciuta sottoterra. Le città-stazione della metropolitana sono sotto assedio e lottano per sopravvivere, fra loro e contro gli orribili mutanti in agguato all’esterno.

I giocatori vestono i panni di Artyom, nato poco prima della catastrofe ma cresciuto sottoterra. Pur non avendo mai varcato i confini della città, un fatidico evento dà il via a una missione disperata nel cuore della metropolitana nel tentativo di mettere in guardia gli umani superstiti contro una terribile minaccia.

Ma ascolteranno? Invece di restare unite, le fazioni della metropolitana sono impegnate in una lotta per conquistare il potere supremo, rappresentato da un ordigno dell’apocalisse contenuto nei depositi militari di D6. Si sta scatenando una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre dalla faccia della terra il genere umano.

CARATTERISTICHE CHIAVE

  • Entrate nella metropolitana di Mosca e vivete uno dei mondi più coinvolgenti della storia dei videogiochi su Switch.
  • Sfidate gli orrori dell’apocalisse russa – usate la maschera antigas e un arsenale di armi di fortuna per affrontare pericolosi mutanti, nemici umani e le insidie dell’ambiente.
  • Due campagne, e tutti i dlc – Metro Redux contiene due campagne complete che insieme creano un’avventura epica, più altre 10 ore di contenuti bonus. Due esclusivi stili di gioco e la Modalità Ranger aumentano la longevità.
  • Due esclusivi stili di gioco: “Spartan” e “Survival” – affrontate la campagna come in un survival horror, o scatenati come uno Spartan  Ranger in queste due incredibili modalità.

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Metro Exodus, Sam’s Story è ora disponibile

Deep Silver e 4A Games hanno annunciato la disponibilità di Sam’s Story, il secondo dlc per Metro Exodus (qui la nostra recensione). Oltre a ciò è stato reso noto l’arrivo del titolo sulla piattaforma Steam, previsto per sabato 15 febbraio.

Il dlc è incluso nel Metro Exodus Expansion Pass, che include The Two Colonels, l’altro contenuto scaricabile pubblicato lo scorso agosto.

Qui il trailer di lancio ufficiale. Buona visione.

IL NUOVO DLC

Sam’s Story segue l’ex marine americano Sam, uno Spartan Ranger che ha lavorato sotto il colonnello Miller sin dalla devastazione nucleare di Mosca e ha seguito Artyom alla ricerca di un mondo fuori dalla metropolitana. Sam aveva a lungo sognato di tornare in patria e forse di trovare vivo suo padre. La prospettiva sembrava impossibile nei tunnel bui della metro, ma quando gli Spartan scoprirono che Mosca non era l’unica città rimasta viva dopo la guerra, avere speranza non era più così sciocco.

Sam, determinato a trovare una strada per tornare negli Stati Uniti, è partito dall’Aurora per farsi strada attraverso i porti devastati dallo tsunami di Vladivostok, i fabbricati industriali in rovina e i quartieri fatiscenti. Tuttavia, per completare il suo viaggio, Sam scoprirà che ha bisogno di ogni tattica che ha imparato finora per sopravvivere, poiché l’ambiente circostante si rivela molto più ostile del previsto.

In questo livello di espansione sandbox survival di Metro Exodus, i giocatori vivranno un’altra trama avvincente, nuovi personaggi, armi e varianti mutanti, in un enorme ambiente non lineare che offre svariate ore di gioco.

Metro Exodus

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Saints Row IV torna su Switch a marzo

Deep Silver ha oggi confermato che Saints Row IV: Re-Elected sarà disponibile per Switch dal prossimo 27 marzo ed è ora possibile effettuare il pre-order.

La versione per la console ibrida di Nintendo del gioco uscito originariamente nel lontano 2013  includerà 25 dlc. I fan di Saints Row che effettuano il pre-order dell’edizione fisica, presso un retailer selezionato, riceveranno anche un fantastico set di Pin Badge presidenziali di Saints Row.

STORIA





Siete il presidente degli Stati Uniti d’America e dovete salvare tutti gli abitanti della Terra. Il boss dei Saints è stato eletto presidente degli Stati Uniti, ma questo è solo l’inizio.

Dopo una catastrofica invasione aliena guidata dal malvagio signore della guerra Zinyak, i Saints sono stati trasportati in una bizzarra ricostruzione virtuale di Steelport. Con vecchi e nuovi amici al loro fianco, oltre a un arsenale di super poteri e armi strane, dovranno combattere per liberare l’umanità dalla morsa psicologica del signore alieno Zinyak.

Partendo dallo spaccio di crack, i Saints sono passati agli attici di lusso fino ad arrivare alla Casa Bianca, ma ora tocca a te liberare e salvare il mondo da Zinyak e dal suo impero alieno, nel gioco open-world più selvaggio di tutti, giocabile per la prima volta su Switch.

CARATTERISTICHE CHIAVE





  • Il sogno americano – Vestite i panni del presidente degli Stati Uniti in una storia appassionante che vede coinvolti Paesi, periodi e luoghi diversi. Tocca a voi liberare il mondo, ora per la prima volta su Switch.
  • Super eroe al comando – Saltare da un edificio all’altro, uccidere persone con il solo pensiero, distruggere carri armati. Questi sono solo alcuni dei poteri disponibili che potrete sfoggiare nella vostra missione.
  • Giocattoli alieni utili per la Distruzione – Sfoderate un impressionante arsenale di veicoli e armi aliene. Il raggio gonfiante, il polarizzatore, il disintegratore e molti altri saranno a vostra disposizione nei combattimenti.
  • Armi personalizzate, distruzione personalizzata – Avete personalizzato il vostro personaggio, avete personalizzato i vostri vestiti, ora avete anche un potente sistema di personalizzazione delle armi.
  • Duo dinamico – Modalità co-op con possibilità di partecipare e lasciare la partita quando si vuole, secondo gli standard di Saints Row, ma ora è molto meglio. Cosa c’è di meglio di un malvagio presidente con super poteri? Averne due!
  • Re-Elected al completo – Saints Row IV Re-Elected contiene 25 dlc, incluso il pacchetto Dubstep Gun (Remix), il pacchetto Presidential, il pacchetto Commander-In-Chief e due espansioni della storia, Enter The Dominatrix e How The Saints Save Christmas.

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Metro Redux approda su Switch il mese prossimo

La notizia farà senza dubbio piacere agli appassionati di un certo tipo di fps: Metro Redux, già apprezzato su Pc, PS4 ed Xbox One, si appresta ad arrivare su Switch. Deep Silver e 4A Games hanno infatti annunciato poco fa che l’ultimo capitolo della propria serie fps sarà disponibile sulla console ibrida di Nintendo a partire dal prossimo 28 febbraio.

Oltre alle due campagne, Metro Redux contiene tutti i dlc di Metro: Last Light offrendo altre 10 ore di contenuti bonus. I giocatori potranno farsi strada nella Metro di Mosca con due stili di gioco unici: “Survival” per affrontare la campagna come in un survival horror, o “Spartan” per scatenarsi con le abilità di uno Spartan Ranger.

Ecco il trailer d’annuncio segnato PEGI 18. Buona visione.

I possessori della versione fisica di Metro Redux troveranno entrambi i giochi e tutti I dlc su una cartuccia da 16GB che non richiede un download ulteriore; presso alcuni retailer selezionati, sono aperti i pre-order per l’edizione The Ranger Cache che contiene un set di spille di Metro Redux, la custodia del gioco, un artwork reversibile, 4 cartoline reversibili e un poster formato A2 reversibile.

Chi preferisce possedere la versione digitale di Metro 2033 Redux e Metro: Last Light Redux può acquistarli individualmente su Nintendo e-Shop.

STORIA





Nel 2013 il mondo è stato sconvolto da un evento apocalittico che ha quasi spazzato via il genere umano e ridotto la superficie del pianeta a una landa deserta e contaminata. Un manipolo di superstiti si è rifugiato nelle profondità della metropolitana di Mosca, e la civiltà umana è entrata in un nuovo Medioevo.

Un’intera generazione è nata e cresciuta sottoterra. Le città-stazione della metropolitana sono sotto assedio e lottano per sopravvivere, fra loro e contro gli orribili mutanti in agguato all’esterno.

I giocatori vestono i panni di Artyom, nato poco prima della catastrofe ma cresciuto sottoterra. Pur non avendo mai varcato i confini della città, un fatidico evento dà il via a una missione disperata nel cuore della metropolitana nel tentativo di mettere in guardia gli umani superstiti contro una terribile minaccia.

Ma ascolteranno? Invece di restare unite, le fazioni della metropolitana sono impegnate in una lotta per conquistare il potere supremo, rappresentato da un ordigno dell’apocalisse contenuto nei depositi militari di D6. Si sta scatenando una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre dalla faccia della terra il genere umano.

CARATTERISTICHE CHIAVE




Entrate nella metropolitana di Mosca e vivete uno dei mondi più coinvolgenti della storia dei videogiochi su Switch.

  • Sfidate gli orrori dell’apocalisse russa – usate la maschera antigas e un arsenale di armi di fortuna per affrontare pericolosi mutanti, nemici umani e le insidie dell’ambiente.
  • Due campagne e tutti i dlc – Metro Redux offre due campagne complete che insieme creano un’avventura epica, più altre 10 ore di contenuti bonus. Due esclusivi stili di gioco e la Modalità Ranger aumentano la longevità.
  • Due esclusivi stili di gioco: “Spartan” e “Survival” – affrontate la campagna come in un survival horror, o scatenati come uno Spartan  Ranger in queste due incredibili modalità.

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Shenmue III, la nostra recensione

Ogni generazione di console ha i suoi titoli incompresi fino in fondo. Giochi che per svariati aspetti riescono in qualche modo a ritagliarsi uno spazio indelebile nei cuori dei fan e nella storia, ma non abbastanza per fare breccia sul mercato. Sono giochi che non fanno della grafica o dell’azione nuda e cruda i loro punti di forza, ma piuttosto puntano sull’innovazione, su una certa atmosfera e sulle emozioni. In sintesi si tratta di opere che sembrano racchiudere in sé quella che noi definiremmo “la magia del gioco”, cioè a dire quella o quelle caratteristiche particolari che spesso rendono certi titoli unici, appunto. Uno dei casi più emblematici in questo senso è il capolavoro di Yu Suzuki, quello Shenmue che su Dreamcast affascinò milioni di appassionati in tutto il mondo, ma non abbastanza per far vendere tante copie a SEGA e consentire al suo creatore di svilupparne altri capitoli oltre il secondo. Almeno fino a oggi. Fino all’esordio attesissimo di Shenmue III uscito in settimana su Pc e PS4 edito da Deep Silver. Noi vi raccontiamo della versione per l’ammiraglia di casa Sony. Buona lettura.

POESIA E VIDEOGIOCO

Ci sono voluti quasi vent’anni, ma alla fine Shenmue III è arrivato nei negozi per la gioia di tanti appassionati, anche se purtroppo, come vedremo, non senza quelli che agli occhi di tanti nuovi giocatori sembreranno dei difetti insormontabili per poterlo apprezzare. Su tutti un comparto tecnico d’altri tempi e alcune meccaniche ormai superate, ma non per questo brutte o noiose. Proprio per questo, e per far comprendere meglio ai lettori l’approccio che abbiamo avuto a questa review, prima di iniziare la recensione vera e propria, ci sembra doveroso fare una breve analisi del “Fenomeno” Shenmue. Perché per comprenderne la natura, la sua importanza e il perché in fondo questo episodio merita un buon voto, seppur non altissimo, bisogna fare un passo indietro, fino all’epoca del rilascio del capostipite.

Descrivere in poche righe questo capolavoro, le emozioni che era in grado di suscitare, è impresa titanica. Shenmue era ed è poesia, basta giocare qualche ora e lasciarsi trasportare all’interno del suo mondo per sentirsi subito rapiti. Persino il suo creatore si inventò un nuovo termine per spiegarne perlomeno le meccaniche, coniando la sigla F.R.E.E. (Full Reactive Eyes Entertainment) a indicare ai giocatori il nuovo livello di libertà ed interazione raggiunto con la sua opera, ma soprattutto a sottolineare il nuovo passaggio, l’evoluzione importante che i videogiochi stavano per fare. Anche se erano presenti elementi tratti da picchiaduro, RPG e adventure, Shenmue non portava il giocatore ad affrontare una “normale” avventura nei panni di Ryo Hazuki alla ricerca dell’assassino del padre, ma regalava all’utente la possibilità di vivere un’esperienza a 360 gradi, molto prima e in certi casi più che in tanti moderni free roaming.

Il titolo di SEGA proponeva infatti agli utenti un’esperienza di gioco completamente diversa dal passato, dove non erano solo la storia o i personaggi a rendere unico il prodotto, ma la sensazione di far parte di qualcosa di reale, di vivere davvero quello che stava accadendo sullo schermo, in un mondo magicamente plasmato dal Magic Weather System, col passaggio giorno-notte, i cambiamenti climatici e il trascorrere dei mesi che vedeva perfino mutare l’ambiente circostante in base al periodo, col Dreamcast pronto a gestire ogni personaggio non giocante in ogni momento della sua giornata.

Impressionante da questo punto di vista la cura riversata dagli sviluppatori nella raffigurazione di ogni singolo personaggio presente nell’area di gioco. Ognuno di loro era caratterizzato in maniera estremamente dettagliata dal punto di vista fisico, sociale e vocale, ma anche nelle routine comportamentali, capaci addirittura di variare da un giorno all’altro. Perché così come nei puzzle dove ogni tessera gioca il suo ruolo ed anche la più piccola e marginale aiuta a formare l’immagine completa, così in Shenmue ogni pezzo, ogni assaggio di cultura nipponica, ogni forma di interazione e di libertà aiuta a definire quello che è stato e ancora oggi significa l’opera di Yu Suzuki.

FINALMENTE TRE!

Tutte situazioni e attività che ovviamente ritroviamo in questo Shenmue III: dallo stile di combattimento, i menu, il modo di interagire con i personaggi, gli scenari, i mini giochi. Tutto è fedele all’essenza originale del titolo, anche se lo fa ripetendo ugualmente le virtù e i difetti dei titoli precedenti. Nei panni di Ryo Hazuki, giovane esperto di arti marziali, i giocatori sono impegnati in un’avventura dalla struttura tradizionale, pregna di sentimenti e vendetta, ambientata nel 1987. Dopo gli eventi narrati in Shenmue II, infatti, Ryo viaggia da Yokosuka, in Giappone, fino alle montagne di Guilin, in Cina, alla ricerca dell’assassino di suo padre, Lan Di. Lì incontra Ling Shenhua, una ragazza misteriosa che in precedenza era apparsa nei suoi sogni, con la quale intraprende un nuovo viaggio che rivela un destino condiviso tra i due. Il tutto all’interno di un mondo “vivo” e vibrante, pieno di luoghi da esplorare, enigmi da risolvere e dove si possono fare tante cose: comprare oggetti da collezione, cibo, giocare coi videogiochi al bar, ascoltare musica, mangiare e bere qualsiasi prodotto venduto in un qualsiasi locale o negozio.

Volendo si può seguire semplicemente la linea della trama principale, ma così si perde tutto il resto, non assaporandone appieno ogni preziosa sfumatura. E nel gioco queste ultime sono importantissime, forse più del resto del gameplay. Per questo motivo ogni singola attività, anche quella all’apparenza più insignificante ha una sua rilevanza:   telefonare a una serie di numeri che mano a mano si possono raccogliere e aggiungere in rubrica, anche degli amici rimasti in Giappone, serve per esempio a mantenere i rapporti ma anche a riprendere alcune tematiche relative ai primi due Shenmue, approfondendo aspetti della trama. Idem dialogare con le decine di personaggi non giocanti, che sembrano davvero avere una vita propria, con i loro impegni quotidiani e il ritmo della propria esistenza scandito dal passare delle ore e delle stagioni, e così via. Perfino fare a botte o allenarsi per strada ha una sua utilità. Agli elementi tipicamente da simulazione di vita reale e RPG, infatti, anche in questo terzo capitolo Yu Suzuki unisce quelli da picchiaduro: per vendicare il padre, e non solo, Ryo deve quindi vedersela spesso con dei malintenzionati, e per tenergli testa deve accrescere e gestire le sue abilità nel kung-fu allenandosi e imparando nuove tecniche.

Shenmue III offre i tal senso un sistema di combattimento arduo e coinvolgente, dove i giocatori possono potenziare le mosse pian piano, per sconfiggere i nemici più tenaci. Le fasi di lotta non diventano semplici fasi in cui premere pulsanti a casaccio, ma più tattici, costringendo a pensare ogni movimento, a prendersi cura della barra di salute ed energia di Ryo e ad analizzare gli stili di combattimento di ogni nemico. Insomma, come avrete capito, è un gioco che come i suoi illustri predecessori, offre una pletora di attività e situazioni tali da impegnare per decine di ore e, se ci si lascia catturare, divertire per tanto tempo.

Shenmue III è un titolo d’altri tempi, e lo si vede anche dal suo comparto tecnico. Il gioco poggia le sue basi sull’Unreal Engine 4, ma propone animazioni e modelli poligonali vecchio stampo. In tal senso la produzione si fa forte della direzione artistica di Yu Suzuki e del carisma dei suoi personaggi, che mantengono una sorta di linea di continuità stilistica con i precedenti episodi. Elementi che in fondo probabilmente non dispiaceranno ai vecchi fan. Il gioco mostra invece una Cina magnifica, piena di fascino e di pericolo, dai villaggi in festa ai covi bui e umidi dei nemici: una profusione di paesaggi in cui immergersi. Dal punto di vista del sonoro, buono il doppiaggio in inglese e giapponese, discretamente sincronizzato col labiale dei personaggi. Ottima invece la colonna sonora, che richiama melodie passate e sonorità asiatiche.

COMMENTO FINALE

Shenmue è stato a tutti gli effetti una pietra miliare della storia dei videogiochi. Un titolo rivoluzionario, capace all’epoca del rilascio di stupire il pubblico e porre le basi per lo sviluppo e l’evoluzione di un genere, quello degli open world, che negli ultimi anni ormai ha fatto breccia più che mai nei cuori di milioni di appassionati grazie a una serie di titoli sempre più avvincenti e tecnicamente sofisticati.

Ma è proprio qui che sta il problema di Shenmue III: arrivare sul mercato con vent’anni di ritardo, con delle meccaniche e uno stile che se ieri potevano stupire, oggi magari possono far sorridere e non convincere fino in fondo. Questo non vuol dire che sia brutto, ma solo che per apprezzarlo a fondo bisogna approcciare l’esperienza con la giusta apertura mentale, senza paragoni o pregiudizi nei confronti di un titolo che mostra, senza nasconderli, i suoi “diciotto anni di ritardo”. Solo così si potrà assaporare appieno tutta l’atmosfera di un gioco tecnicamente vetusto, ma dalla buona giocabilità, dalle sfumature poetiche e dal fascino indiscutibile.

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Dopo anni di attesa, Shenmue III disponibile oggi

Il momento che molti pensavano non sarebbe mai arrivato è giunto: Shenmue III è disponibile da oggi su PS4 e Pc. Lo hanno annunciato Deep Silver e YS Net.

Ecco le parole di Yu Suzuki, ceo di YS Net e creatore della serie, ha condiviso i suoi pensieri prima della release del gioco:

Grazie davvero per il grandissimo supporto in questi 18 anni da Shenmue II… Spero dal profondo del mio cuore che Shenmue III diventi speciale per te, grazie davvero.

Dopo il primo video già condiviso, per i fan ed i nuovi arrivati, ecco l’Out Now Trailer:

 
IL GIOCO

I giocatori viaggeranno nel profondo della Cina rurale vestendo i panni di Ryo Hazuki, un adolescente giapponese deciso a trovare l’assassino di suo padre in una storia di avventura, mistero, amicizia, arti marziali e vendetta.

Caratteristiche chiave

  • avventura epica: il magico mondo di Shenmue.
  • un mondo vivo: edifici da esplorare, lavori part-time, videogiochi arcade e interazione con gli abitanti del luogo.
  • arti marziali: intense battaglie in cui affinare le proprie abilità.
  • un mistero da risolvere: personaggi del gioco con cui conversare per risolvere il mistero.

Ricordiamo che Shenmue III è stato rinviato diverse volte, l’ultima lo scorso giugno.  Ma adesso finalmente ci siamo, dopo oltre quattro anni di attesa da quando Yu Suzuki annunciò nella sorpresa più assoluta all’E3 del 2015 con una campagna Kickstarter che si chiuse con 6,3 milioni di dollari raccolti.

Voi lo acquisterete?

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Outward, disponibile un nuovo aggiornamento

Arriva finalmente per Outward un nuovo aggiornamento gratuito, cosi come annunciato da Deep Silver e Nine Dots Studio. L’aggiornamento su console del titolo uscito a fine marzo scorso, include la Permadeath, il Postgame e la patch di contenuto Poutine.

Per ringraziare questi giocatori per il fantastico supporto e feedback, Deep Silver e Nine Dots Studio vorrebbero offrire questa patch di contenuti di gioco ricca di aggiornamenti, gratuitamente appunto.

Guillaume Boucher-Vidal, ceo di Nine Dots Studio, ha affermato:

Non ho mai dato per scontato che Outward sarebbe andato bene, ma volevamo fidarci della capacità dei giocatori di imparare nuove cose e adattarsi. Sono così felice che abbia dato i suoi frutti e ci rende molto più fiduciosi per i nostri futuri sforzi di sviluppo.

Oltre alle correzioni e ai miglioramenti del gioco, di seguito sono elencati alcuni dei contenuti della nuova patch, oppure puoi guardare l’ultimo diario dagli sviluppatori.

Nel video qui di seguito, è possibile dare un’occhiata agli aggiornamenti sopra descritti, a seguire la lista dei contenuti. Buona visione.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

  • Hardcore mode: con l’opzione Permadeath, una volta sconfitti, i giocatori  possono ottenere uno scenario di sconfitta, ma i personaggi possono anche morire in maniera permanentemente.
  • Endgame Boss Fights nascoste.
  • Legacy Chest System notevolmente migliorato.
  • Più oggetti End Game.
  • Più lingue di gioco disponibili: aggiunte le seguenti lingue (solo testo): polacco, russo, giapponese, coreano, cinese (semplificato), portoghese (Brasile), turco.
  • Unarmed attack aggiunto.
  • Poutine.

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The Bard’s Tale IV Directors Cut, Recensione

Inxile è una software house che fonda le proprie radici sulla passione per i giochi di ruolo. Nata dall’iconico Brian Fargo nel 2002, dobbiamo a questo team statunitense il ritorno della serie Wasteland, e lo sviluppo dell’incompreso Torment: Tides of Numenera. Nel 1985, Interplay sfornò la serie The Bard’s Tale, con 3 capitoli che ancora oggi intonano un canto di battaglia capace di far impallidire i più moderni crpg. E chi c’era dietro? Brian Fargo. Nel 2015 la creazione di una campagna su Kickstarter per il capitolo successivo, puntava a 1.250.000 dollari. I fan, si gettarono a capofitto nel tentativo di supportarne lo sviluppo, sfondando il muro del milione e mezzo di dollari. E così, nel settembre 2018, The Bard’s Tale IV: Barrows Deep fece la sua comparsa sui nostri Pc. Il gioco ha avuto un buon successo, pur con qualche critica sull’ottimizzazione, che non ha minimamente intaccato la determinazione della software house.

Dopo aver sistemato diversi bug, e ottimizzato al meglio il prodotto, Inxile si è poi messa a lavoro su una versione “potenziata”, uscita il 27 agosto scorso anche su Linux, PS4 e Xbox, gratuita per chi aveva già acquistato il prodotto in precedenza.

Oggi, andremo ad approfondire la versione PS4 del quarto capitolo distribuito anche in versione fisica da Deep Silver, quindi preparate mantello e bisaccia, e seguiteci in questa nuova avventura.

GENESI

Tra le lande in stile fallout e il sognante miscuglio di generi dell’ambientazione di Numenera, Inxile può essere definita come una compagnia a cui piace viaggiare. Fantasy, fantascienza, ambientazioni post apocalittiche, non manca proprio nulla. Wasteland 2 è un gran gioco, pur con alcuni difetti.

E lo stesso si può dire di Numenera, non fosse il fatto che alla prova del gameplay risultava davvero troppo prolisso.

E Bard’s Tale?

Beh, tanto per cominciare è giusto fare un piccolo passo indietro, giusto una trentina d’anni e poco più. Tra il 1985 e il 1988, i primi tre capitoli della serie andarono a definire un genere, quello dei dungeon crawler.

Una grafica d’altri tempi direte voi, ma per l’epoca il risultato degli sforzi di Interplay fu un successo di pubblico e critica. Certo, la difficoltà elevata era un bel problema, e se avrete occasione di parlare con qualche giocatore dell’epoca, verrete introdotti in quei racconti dove la morte si cela dietro ad ogni angolo.

Gli anni passati, hanno introdotto nuovi concetti e meccaniche, e punti di vista assai differenti rispetto ai mitici anni dove Amiga e Pc si davano battaglia. La prima versione di Bard’s Tale IV, dal canto suo, ha riproposto sui nostri schermi un’ambientazione ricca di dettagli, personaggi ben caratterizzati, e un comparto audio di cui parleremo più avanti nel corso della recensione.

L’esperienza con la versione base del gioco, proponeva e propone tutt’ora un gameplay svecchiato nelle dinamiche più tradizionaliste, con una telecamera in prima persona a fare il verso a The Elder Scrolls, combattimenti dall’alto tasso strategico, e una grafica non di ultimo grido, ma tutto sommato piacevole e in piena linea con lo stile della serie.

 

La domanda che potrebbe sorgere spontanea è: ma allora, perché una Director’s Cut di The Bard’s Tale IV?

Principalmente per due motivi. Il primo, è quello di fornire un’esperienza migliorata a chi già possiede il gioco, e proporre un prodotto “2.0” a chi è interessato all’acquisto. La seconda, è lo sbarco sulle console Microsoft e Sony. Infatti, è proprio l’arrivo di questa Director’s Cut ad offrire un pieno supporto ai joypad, sia console che Pc. Per ingolosire il palato dei videogiocatori, Inxile ha poi introdotto un nuovo capitolo della storia e un nuovo dungeon, un’interfaccia completamente rivista, e diversi fix e bilanciamenti. Meritano menzione particolare anche le nuove opzioni sul versante gameplay, specialmente un livello di difficoltà che fa il verso agli anni ‘80 con movimento in griglia e mappa da “disegnare” in proprio. Tutto il comparto tecnico, è stato poi aggiornato alla quarta versione dell’Unreal Engine.

UN PO’ DI STORIA, TANTO GAMEPLAY

Ambientato centinaia di anni dopo gli eventi del terzo capitolo, The Bard’s Tale IV ci riporta in un mondo popolato da umani, nani, elfi e trow, una razza di piccoli demonietti tutt’altro che tranquilli.

Tra le mura di Skara Brae, il prologo ci vedrà impersonare un’avventuriera intenta a tornare con il suo mentore alla gilda degli Avventurieri.

Un timido pretesto, che si rivela utile per introdurre alcune delle meccaniche alla base del gioco. Trattandosi di un dungeon crawler con visuale in prima persona, osservare tutto ciò che ci circonda con particolare attenzione ai particolari si rivelerà una strategia vincente, ma andiamo con ordine. Non vogliamo rivelarvi nulla sulla trama, che anche se scontata, propone personaggi ben caratterizzati e si dipana in diversi luoghi del continente di Caith.

Dopo il prologo e un’ingiusta accusa, dovremo correre per raggiungere un antico e dimenticato luogo, pur rigoglioso d’una vita che non vuole arrendersi. Inizialmente in compagnia, ci troveremo poi soli per affrontare le prime avventure. Non durerà molto, infatti a breve incontreremo alcuni dei

personaggi che seguiranno le nostre gesta, andando a formare una vera e propria “compagnia”. Le quest non sono scontate, e anche se lo schema è il classico “vai lì, supera i puzzle, combatti e ritorna”, l’interessante gameplay e la gestione degli enigmi è così ben strutturata da nascondere qualche sbavatura. Ottima anche la stesura delle battute, non troppo lunghe ma sufficienti da dare sempre tutte le informazioni e offrire un corposo contesto.

È un gesto d’amore nei confronti degli appassionati, che di volta in volta saranno sempre lì a rimanere fino a notte fonda per varcare quella sala, superare quell’enigma, riuscire a sconfiggere un nemico formidabile. Il tutto riconducibile all’acronimo “one more turn”.  Tutto questo, incastonato da una gestione dell’inventario piuttosto semplice, e un combat system davvero intrigante.

IL PERFETTO AVVENTURIERO








Combattere, parlare, esplorare. Il mestiere dell’avventuriero non è semplice, ma ricco di emozioni.

Per definire al meglio l’esperienza che più si avvicina ai nostri gusti, The Bard’s Tale IV offre quattro razze, e quattro classi, ognuna dotata di abilità peculiari.

Oltre ai nani elfi e trow, presi direttamente dal folklore scozzese, gli umani si differenziano per quattro discendenze, in generale affini ad una determinata classe. Per quanto riguarda il “mestiere”, oltre al bardo (e ci mancherebbe altro), potremo impersonare il praticante (mago), il guerriero o il ladro. Lo sviluppo di ogni personaggio permetterà l’utilizzo di determinate classi di armature, bonus migliorati e attacchi speciali.

Nessuna, ma proprio nessuna abilità appare inutile, se non ai livelli più alti dove il normale attacco sarà visto come una piccola puntura di zanzara. Il bardo in particolar modo è molto ben caratterizzato, grazie anche alle musiche che potremo sfruttare durante il corso del gioco, anche fuori dal combattimento. Proprio durante l’esplorazione, l’uso di alcune sinfonie ci permetterà di riparare un ponte andato distrutto, o buttare giù un muro già pericolante in precedenza, aprendo un nuovo percorso tutto da scoprire.

IL CANTO E LA SPADA DI THE BARD’S TALE IV

Per parlare del sistema di combattimento, dobbiamo prima spendere qualche parola sulla visibilità e sull’attacco “improvviso”.

Ogni nemico ha una sua visuale, e essere sorpresi mentre cerchiamo di attaccare un mostro alle spalle o scappare per evitare lo scontro, significherà dare la possibilità di attaccare per primi agli avversari, che in molti casi si rivelerà un errore che verrà pagato con il game over. Entrati in combattimento, eroi e nemici si affronteranno su un campo di battaglia a griglia quadrata dove verranno effettuati gli spostamenti, e lanciati attacchi e magie.

Molto dipenderà anche dalla classe che sceglieremo in sede di creazione del personaggio e dalla classe dei compagni che formano il party, ma possiamo subito smentire eventuali dubbi circa la varietà. La mole di attacchi, magie e abilità è davvero enorme, capace di accontentare praticamente tutti i palati. Ogni tipo di attacco o magia ha anche un’area specifica, e spesso dovremo spostare strategicamente uno o più compagni così da sfruttarne al meglio la portata.

Ci sono poi le abilità e gli attacchi caricati, che spesso richiedono più di un turno per essere sfruttati.

Questo tipo di abilità è più potente, ma ha come requisito il rimanere illesi durante il turno.

Infatti, un attacco portato a termine potrebbe farci perdere la concentrazione, facendoci ripetere il processo nel turno successivo. Inizialmente, la difficoltà dei combattimenti potrebbe sembrare fin troppo semplice ai giocatori più navigati, ma è tutto uno specchio per le allodole!

Infatti, già dopo alcune ore, il livello di difficoltà balza in avanti in modo decisamente netto, e saranno sagacia tattica e un’oculata scelta delle abilità a fare la differenza tra una vittoria o una disfatta.

Per farvi un esempio, uno scontro ci vedeva affrontare un negromante che ad ogni turno evocava perfidi goblin, alcuni con una sorta di bomba fatta in casa. Sulle prime, non riuscivamo a sbarazzarci di quei perfidi mostriciattoli che dopo qualche turno facevano i kamikaze e annichilivano l’intero party senza alcuna speranza.

Dopo un buon numero di “reload”, abbiamo capito che bastava colpirli con magie ad attacco mentale, per fargli perdere la presa sulla bomba, che esplodeva danneggiando tutti i nemici intorno. Insomma, il “trial and error” è alla base di un gameplay tutt’altro che semplice, a tratti punitivo. Eppure, quant’è appagante riuscire a sopravvivere anche solo con un membro della compagnia e portare a casa la vittoria.

Insomma, i puristi del genere avranno di che rallegrarsi, pur non trovandosi di fronte ad un Wizardry.

UNA MELODIA IN LONTANANZA












The Bard’s Tale IV, gode di un ottimo doppiaggio, e di una colonna sonora creata ad hoc per l’occasione. Ebbene, la colonna sonora non solo è coprotagonista dell’intera produzione, ma getta le basi per nuove vette di eccellenza.

Con oltre cento tracce, di cui 36 acquistabili anche su Amazon e Spotify,

è una delle colonne sonore più belle mai create per i videogiochi, con canti gaelici che si alternano a sonate ispirate e mai ripetitive, e la nostra invidia va a chi ha giustamente supportato al massimo gli sviluppatori, potendo godere di un cd con la soundtrack completa. Ne consigliamo vivamente l’acquisto, anche perché in molti casi l’audio è talmente bello da riuscire a nascondere alcune debolezze tecniche, perché il giocatore sarà preso dal gameplay e dall’ascolto della musica, incurante delle sbavature di cui purtroppo il titolo soffre.

IL FULCRO DELL’ABISSO












Un comparto sonoro allo stato dell’arte, un gameplay sopraffino e appagante, e una scrittura sopra la media. Cosa può andare storto? In realtà, qualcosa che non va per il verso giusto c’è.

Al di là di qualche bug che blocca il personaggio, e a illuminazioni ed effetti particellari non d’ultimo grido, il gioco soffre sugli assets, le texture, e le animazioni. In particolare gli assets, vengono riciclati per tutto il gioco, e se all’inizio ci sembrerà un caso, dopo qualche ora di gioco le evidenze si faranno fin troppo chiare. Anche gli npc soffrono di questo problema, soprattutto quelli femminili. Un cambio di colore dei capelli, ma per il resto i volti sono praticamente identici. Sul fronte texture, la situazione è persino peggiore rispetto alla versione base del gioco.












Infatti, all’uscita della Director’s Cut, nel tentativo di migliorare il sistema di illuminazione e di ombre, Inxile ha optato per una drastica riduzione del dettaglio visivo, facendo andare su tutte le furie una buona parte della community, che non si è fatta attendere sul forum ufficiale. Screenshots alla mano, il calo di dettaglio è purtroppo ben visibile. Sul fronte console, la situazione è ancora più comprensibile.

Per rendere il gioco fruibile su sistemi meno potenti di un Pc di ultima generazione, la software house ha dovuto lavorare sia sui modelli che sui dettagli del mondo di gioco, con texture a bassa risoluzione che si alternano a problemi di stuttering, e un framerate tutt’altro che stabile. Fortunatamente, si sono messi subito all’opera per riproporre la grafica della precedente versione, aggiornando e migliorando il sistema di ombre e di illuminazione. E’ un lavoro che richiederà qualche patch, ma siamo sicuri che sarà portato a termine quanto prima. La prima patch uscita su console e Pc il 10 settembre, ha iniziato a porre i primi rimedi.

COMMENTO FINALE

Chiudiamo la nostra analisi su The Bard’s Tale IV: questa Director’s Cut vale l’acquisto? Nel complesso, si. Se vi piacciono i dungeon crawler, la mole contenutistica introdotta in questa nuova versione vi soddisferà. Nonostante i limiti tecnici e i problemi grafici di cui il titolo soffre, la produzione targata Inxile è una lettera d’amore. Una missiva scritta col cuore a tutti gli appassionati di giochi di ruolo. Questo grazie a personaggi ben caratterizzati e quest non scontate, seppur con uno schema piuttosto classico.

Tante statistiche, dialoghi, abilità e una buona longevità ne fanno un must. Soprattutto su console, dove il genere è sovrastato da una massa in continua ascesa di action rpg. La colonna sonora vale quasi da sola l’acquisto. Per quanto riguarda il target d’utenza, possiamo dire che si adatta a chi vuole la sfida, grazie ad alcune opzioni in pieno stile anni ‘80, ma anche ad un pubblico non esperto, pur richiedendo dedizione e impegno. Consigliato!

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Iron Harvest sarà presente alla Gamescom 2019

Deep Silver e King Art Games danno il benvenuto a Colonia a tutti i visitatori della Gamescom di quest’anno e li invitano a varcare le soglie del 1920+ nel loro titolo strategico in tempo reale (RTS) Iron Harvest. Per la prima volta, tutti i giocatori in Europa avranno la possibilità di controllare i propri Mech Diesel e di condurre le loro truppe sul campo di battaglia dopo la guerra che avrebbe dovuto porre fine a tutte le guerre.

Inoltre, i fan potranno incontrare Jakub Różalski, la mente la cui arte ha ispirato Iron Harvest. Terrà una sessione di autografi allo stand di Iron Harvest martedì 20 agosto alle 17.

A PROPOSITO DI IRON HARVEST

All’alba del 20° secolo, poco dopo la fine della Grande Guerra, il mondo è pieno di segreti e misteri, di opportunità e sfide.

La tradizione si scontra con il progresso scientifico e tecnologico, mentre l’Europa si sta ancora riprendendo dalle brutali battaglie della Guerra Mondiale. Iron Harvest è un real-time strategy game (RTS) ambientato nella realtà alternativa del 1920+, subito dopo la fine della Grande Guerra. Per creare la perfetta esperienza RTS, il team ha lavorato in stretta collaborazione con i fan globali grazie alla campagna kickstarter di grande successo.

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Shenmue III rinviato al 19 novembre

Chi attende Shenmue III dovrà attendere un altro po’. YS Net e Deep Silver hanno appena annunciato che il terzo capitolo della serie action adventure è stato spostato al 19 novembre prossimo. L’anno scorso era stato comunicato che il titolo sarebbe arrivato a fine agosto di quest’anno. Ci vorranno, dunque, altri tre mesi di attesa.

Il messaggio di Yu Suzuki, autore della serie Shenmue, e del publisher recita così:

Nonostante sia quasi pronto, il titolo ha semplicemente bisogno di qualche piccolo ritocco per poterlo considerare completamente finito. Siamo convinti che il tempo in più che avremo a disposizione, ci aiuterà ad offrire una vera esperienza Shenmue, quella che i giocatori in tutto il mondo meritano!Vi ringraziamo per la vostra pazienza e la vostra comprensione

Yu Suzuki & Deep Silveer.

Ricordiamo che in Shenmue III il giocatore vestirà i panni del teenager, artista di arti marziali, Ryo Hazuki mentre indaga sull’omicidio di suo padre.

Si dovrà esplorare l’open world del gioco, cercare indizi, esaminare oggetti e parlare con diversi personaggi per procurarsi informazioni, portandoli nel territorio nemico, scavando più in profondità nel mistero e ancora più vicino al loro destino.

Inoltre, saranno presenti la modalità Easy (Facile), Reccomended (Normale), Master (Difficile) e “Don’t play this” (hardcore, quindi “non giocarla”).

 

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Killing Floor: Double Feature da oggi su PS4 e PS VR

Killing Floor: Double Feature debutta oggi su PS4 e PlayStation VR in versione fisica e digitale. Lo rendono noto Tripwire Interactive e Deep Silver.

Questa edizione include Killing Floor 2 per PS4 e Killing Floor: Incursion per PS VR. L’edizione fisica. Pubblicata da Deep Silver includerà anche il dlc “Mrs. Foster Playable Character” di Killing Floor 2.






Come ulteriore bonus, in Killing Floor: Incursion sarà disponibile l’Espire Control Theater con un sistema Free Move completamente rinnovato, tramite un aggiornamento per oggi. L’Espire Control Theater è un nuovo e rivoluzionario free movement system per la realtà virtuale che elimina la motion sickness per quasi tutti i giocatori. Il Control Theatre esegue il rendering di una piccola stanza traslucida nella parte periferica della visuale del giocatore mentre si muove liberamente.

Questa pratica maschera la normale risposta del cervello al movimento in VR e consente alla maggior parte degli utenti di sperimentare la libertà di movimento in VR senza la motion sickness (effetto che crea nausea). All’interno delle impostazioni di Killing Floor: Incursion, i giocatori possono passare dal classico movimento Teleport al Free Move con Control Theater.





Per chi è già a suo agio nel muoversi in VR, anche l’overlay di Control Theater può essere disabilitato completamente durante l’utilizzo di Free Move. La nuova tecnologia di movimento libero è stata sviluppata da Digital Lode, sviluppatore di realtà virtuale con sede a Melbourne, uno dei publishing partner di Tripwire. Anche il sistema Free Move è stato completamente ricreato con un nuovo sistema di movimento e perfezionamenti della collisione del movimento per tutti i livelli del gioco. Tutto ciò rende il passaggio attraverso il mondo di gioco molto più agevole, più naturale e più divertente. È davvero come rivivere il gioco per la prima volta.

Ecco il trailer sulle caratteristiche di Killing Floor: Double Feature. Buona visione.

 

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Kingdom Come: Deliverance, nuove date per dlc e Royal Edition

Warhorse Studios e Deep Silver hanno oggi annunciato che A Woman’s Lot, l’edizione digitale della quarta espansione del gioco di ruolo medioevale Kingdom Come: Deliverance, sarà pubblicata per Pc il 28 maggio.

Per offrire la massima qualità a tutti i giocatori, l’uscita della versione fisica per Pc e quella per console (fisica e digitale) di questa espansione e della Royal Edition, saranno disponibili l’11 giugno. Tale edizione, annunciata a fine marzo, include il gioco base nella sua versione migliorata (enhanced) e tutti i dlc gratuiti e a pagamento pubblicati finora.

Ricordiamo che in A Woman’s Lot, i giocatori vestiranno i panni di Theresa, accompagnata dal suo fedele cane Tinker, in una questline indipendente. Ci si immergerà nell’ordinaria vita di Skalitz e in seguito si assisterà agli eventi fatidici del raid di Sigismund da una prospettiva completamente diversa. Il dlc offre l’ultimo enigma della storia di Skalitz. Infine, gli appassionati scopriranno ciò che è successo poco prima che Henry venisse scoperto privo di sensi.

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